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Codice Etico

In questa pagina troverete la trascrizione del codice etico dell'Associazione.
Per una consultazione off-line è possibile farne il download.



TITOLO I – PRINCIPI GENERALI
  • 1.1 Il Revisore, nell'esercizio del mandato dicontrollo, ricopre una funzione di pubblica utilità.
  • 1.2 Il Revisore non può assumere incarichi checomportino la compromissione della sua libertà, moralità e autonomia dipensiero.
  • 1.3 Il Revisore ha l'obbligo della riservatezza.
  • 1.4 Il Revisore deve comportarsi con correttezza,lealtà e spirito di collaborazione.
  • 1.5 Il Revisore deve favorire, per quantopossibile, soluzioni equilibrate e transazioni amichevoli. Eglideve inoltre sconsigliare atteggiamenti di inconsulta litigiosità.
  • 1.6 Per quanto prescritto da questo Codice, ilRevisore risponde anche a nome dei propri collaboratori.


TITOLO II – AUTONOMIA
  • 2.1 Il Revisore ha il dovere diassumere incarichi solo in condizione di indipendenza ed obiettivitàformali e sostanziali. Per questa ragione egli deve preliminarmentevalutare la situazione ambientale in cui dovrà operare.
  • 2.2 Qualora la condizione di indipendenza edobiettività venga meno nel corso dell'esecuzione del mandato, ilRevisore ha l'obbligo di rimettere l'incarico.
  • 2.3 Il Revisore non deve assumere incarichi checostituiscano una condizione di dipendenza economica.
  • 2.4 Il Revisore deve tenere contoche rischi e minacce alla sua indipendenza e obiettività possonoderivare sia interessi economici, sia da un clima di intimidazione, siada un senso di timore, sia da eccessiva familiarità con il mandante.Per evitare il concretizzarsi di quest'ultima eventualità, si consigliail Revisore di limitare a tre il numero dei mandati consecutivi per ilcontrollo della medesima società o ente.
  • 2.5 Qualora il Revisore abbia lapercezione che i terzi non lo ritengano in condizione di indipendenzaed obiettività sostanziali, egli può valutare di far sottoporre ilproprio operato a Revisori terzi, eventualmente con il consenso deglialtri membri del Collegio, allo scopo di ottenere l'attestazione dellasua obiettività di giudizio.


TITOLO III – CORRETTEZZA EDILIGENZA PROFESSIONALE
  • 3.1 Il Revisore ha l'obbligodell'aggiornamento professionale; pertanto ogni associato all'AIRCES hal'obbligo morale di dedicare almeno 30 ore, nel corso di ciascun annoformativo, ad attività di aggiornamento e formazione professionale.
  • 3.2 Il Revisore, eventualmenteinsieme ai colleghi che hanno assunto l'incarico nell'organo collegialedi controllo, deve sviluppare un rapporto dialettico con l'organoesecutivo della società o ente su cui esercita il controllo. Tale rapporto dialettico deveessere finalizzato oltre che a tutelare al meglio gli equilibrieconomici, finanziari e patrimoniali, anche a comprendere e stimolarele coerenze tra missione e scopi statutari con gli atti di gestione. Laverifica di tali coerenze deve essere attestata in modo formale difronte all'assemblea dei soci.
  • 3.3 Qualora il Revisore rileviun'ingiustificata divaricazione tra scopi statutari e missione e attidi gestione, egli ha l'obbligo di denuncia formale alla baseassociativa o sociale.
  • 3.4 Per esercitare la funzione digaranzia che gli è propria, il revisore deve verificare che i livellidi informazione tra organo esecutivo e base sociale o associativa sianoadeguati a favorire i più ampi livelli di confronto. Egli deve altresìstimolare l'organo esecutivo a favorire e incentivare la partecipazionedella base sociale o associativa per garantire caratteri democratici digestione.
  • 3.5 Il Revisore deve improntare irapporti con i colleghi con rispetto, spirito di collaborazione, lealtàe solidarietà. Egli è inoltre tenuto a collaborare con il massimo sensodi responsabilità anche con altri organi eventualmente competenti peril controllo sulla società o ente.
  • 3.6 Alla cessazione del mandato il Revisore deveagevolare i colleghi subentranti nell'incarico ed evitare disagio peril mandante.
  • 3.7 L'atteggiamento del Revisore nei confrontidegli eventuali tirocinanti deve favorire la proficuità della praticaallo scopo di consentire un'adeguata formazione.


TITOLO IV – LIMITIALL'ASSUNZIONE DI INCARICHI
  • 4.1 Il Revisore ha il dovere di rifiutareincarichi professionali o di controllo quantitativamente esuberanti oqualitativamente esorbitanti rispetto alle proprie potenzialità epossibilità tecnico – organizzative.


TITOLO V – COMPENSI
  • 5.1 Il mandato conferito al Revisore è oneroso.
  • 5.2 La sussistenza del compenso ha ragioni diordine deontologico e non può venire meno, se non in casi eccezionali.Il Revisore deve giustificare formalmente l'accettazione gratuitadell'incarico.
  • 5.3 Il Revisore è tenuto al rispetto delTariffario per il calcolo del compenso per i Revisori Contabili elettinei Collegi Sindacali o incaricati del controllo contabile delleCooperative e delle Società Controllate elaborato dall'A.I.R.C.E.S..


TITOLO VI – AUTORITA' DICONTROLLO E SANZIONI
  • 6.1 Il Consiglio Direttivo ed i coordinatori diDelegazione sono tenuti a far rispettare il Codice Etico agli Associati.
  • 6.2 Il Consiglio Direttivo dispone con deliberale sanzioni per il mancato rispetto del Codice Etico, sentitol'interessato.
  • 6.3 Le sanzioni irrogate dal Consiglio Direttivosono: il richiamo per colpa lieve, la sospensione per colpa grave el'espulsione per indegnità, colpa gravissima o dolo. Le sanzioni devonoessere comunicate per iscritto agli interessati.
  • 6.4 Il Revisore colpito da sanzione puòappellarsi al Collegio dei Probiviri per difendersi. Il Collegio deiProbiviri può riformare le sanzioni irrogate dal Consiglio Direttivo,dandone motivazione scritta.



Approvato dall'Assemblea Generale degli Associati –Rimini, 11 giugno 2005